Il percorso di aggiudicazione definitiva della proprietà di Villa Celestina deve essere ancora perfezionato per arrivare all’effettiva vendita dello storico immobile, ma all’apertura delle buste nella sede di Livorno dell’Agenzia del demanio, proprietaria dell’edificio, delle due offerte economiche presentate è risultata più alta quella di una società che fa capo a Davide Spinnato e Antonella Baldini.
La famiglia, che è proprietaria di una nota pasticceria a Rosignano Solvay e degli alberghi Costa Verde e Guerrini a Castiglioncello, con l’intento di aggiudicarsi Villa Celestina ha presentato un rialzo di circa 300mila euro rispetto alla base di vendita stabilita dal Demanio, che era di 1 milione e 901mila euro. “L’offerta che abbiamo fatto – spiegano Spinnato e Baldini – è stata di 2 milioni e 206mila euro. Trattandosi di una procedura senza possibilità di rialzo al momento dell’apertura delle buste, abbiamo pensato a una somma che fosse per noi sostenibile e potesse essere competitiva con eventuali altre offerte”. Così è stato, visto che tra le due società che hanno partecipato al procedimento per l’acquisto, il Demanio ha aggiudicato l’edificio immerso in pineta Marradi al soggetto che ha offerto la cifra più alta. Certo, come tengono a sottolineare anche Davide Spinnato e Antonella Baldini, “si tratta di una aggiudicazione provvisoria, l’Agenzia del demanio deve fare una serie di verifiche. Solo dopo questi passaggi si potrà parlare di vendita vera e propria”.
Quanto al futuro utilizzo della villa, la società che ne ha ottenuto l’aggiudicazione provvisoria non può sbilanciarsi sull’utilizzo, “anche perché ci sarà da capire quale potrà essere la destinazione dei vari spazi, e questo chiaramente non è possibile valutarlo adesso”. Certamente, ripetono i soci, “la nostra volontà è dialogare con il Comune, la Sovrintendenza e tutti gli altri soggetti istituzionali per capire cosa sia possibile fare con l’edificio nel rispetto dei vincoli presenti“. La società spiega che se l’aggiudicazione definitiva andrà a buon fine, “l’immobile sarà tutelato e, allo stesso tempo, il nostro desiderio è che torni a vivere e ad essere frequentato tutto l’anno“.