L’allarme di Rosignano nel cuore: “Meno medici sulle ambulanze e abolizione della guardia medica, la Regione falcidia i servizi sanitari”

Drastica riduzione dei medici impegnati sulle ambulanze e abolizione della guardia medica. Ancora una volta, con queste riforme, la Regione Toscana si appresta a falcidiare i servizi sanitari con un’ottica votata esclusivamente al risparmio economico, non considerando minimamente le necessità dei cittadini“. Rosignano nel cuore (Rds), gruppo consiliare che a Rosignano siede sui banchi dell’opposizione, entra nel dibattito riguardante l’ipotesi di riorganizzazione dell’intero sistema di emergenza-urgenza che la Regione Toscana ha già presentato alle istituzioni all’inizio dell’estate.

Un piano che Rds, il cui capogruppo in consiglio comunale è Claudio Marabotti (nella foto in apertura dell’articolo, ndr), non solo non condivide, ma considera una “una ulteriore distruzione della sanità pubblica toscana”.

Il gruppo di opposizione spiega nel dettaglio i punti della riorganizzazione:

  • È prevista – spiega Rds in una nota – una drastica riduzione del numero di medici impegnati sulle ambulanze. Questi medici saranno sostituiti da infermieri formati per la gestione delle emergenze mentre i medici saranno (in numero molto minore) dislocati su “auto mediche”, che interverrebbero in seconda battuta. È un modello già implementato in altre realtà, ma ciò non significa che sia accettabile“.

Rds non contesta il fatto che gli infermieri siano formati per affrontare emergenze particolari. “Il fatto che gli infermieri – sottolinea Rds – siano sottoposti a un processo di formazione specifico e che seguano protocolli preparati da medici esperti non può essere considerato sufficiente per accettare questa rivoluzione. Il tema centrale non è “seguire i protocolli terapeutici” quanto piuttosto “riconoscere i casi peculiari in cui i protocolli terapeutici non devono essere applicati. Il gruppo di opposizione insiste, spiegando che è perfino superfluo ricordare che la medicina non consiste nella pedissequa rilevazione di segni e parametri oggettivi e nella somministrazione di farmaci sulla base di protocolli standardizzati. Ci sono casi dubbi, ci sono situazioni in cui vanno pesate indicazioni e controindicazioni con una “sapienza” che solo la disciplina di studio superiore (nei campi della fisiologia, della biochimica, della farmacologia) può dare”.

  • Secondo punto su cui interviene Rds è il progetto riguardante il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica). Rds, nella nota, spiega che, verrà abolita la cosiddetta “guardia medica”, sostituita da un numero cui rivolgersi per avere consigli medici telefonici. Questo è un autogol addirittura clamoroso. Ci sono i reparti di pronto soccorso che esplodono (a causa della progressiva espoliazione dei servizi sanitari territoriali) e qui si riduce ulteriormente il numero e l’efficienza dei presidi medici territoriali.

Al contrario, il gruppo consiliare di opposizione, propone una diversa soluzione: “Semmai, potrebbe essere un’idea quella di inserire i medici dei servizi di guardia medica all’interno dei servizi di pronto soccorso ospedaliero, facendo gestire loro le urgenze minori e lasciandoli comunque liberi di presidiare il territorio”.

***Un tema, quello della riorganizzazione del sistema regionale di emergenza-urgenza, che Tuttigiorni.info ha già affrontato nelle scorse settimane, con un primo articolo riguardante l’allarme lanciato da Nicola Di Paco (presidente Anpas provinciale) e con un secondo articolo relativo ai timori del sindaco di Rosignano Marittimo.

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