Pubblichiamo integralmente di seguito un intervento inviato a Tuttigiorni.info tramite il form “Scrivilo tu” da Riccardo Schilirò, appassionato di meteorologia e amministratore della pagina Fb “Meteo Gruppo Rosignano” che conta oltre 7.200 iscritti. Schilirò esprime alcune sue considerazioni dopo l’evento meteo che ha coinvolto la costa tra la sera di sabato 24 e domenica 25 settembre. Questo testo viene archiviato nella sezione Scritti da voi. Nella foto a corredo dell’intervento il sottopasso di Caletta la sera di sabato 24 ottobre.
“Domenica 25 settembre sarebbe stata una normale domenica settembrina se non fosse per il fatto che si vota per eleggere il Parlamento della Repubblica. No, sarebbe stata una normale domenica settembrina se non fosse per il fatto che ieri sera, ampiamente previsto, abbiamo assistito all’ennesimo evento meteo estremo. Quanto un evento meteo sia importante e pericoloso non lo si misura col numero di vittime o di danni che causa nel suo evolversi, ma la sua intensità si misura con dati certi e confrontabili tra loro, come raffica e intensità del vento o cumulato di pioggia e tasso di pioggia (rain rate).
Una cella temporalesca autorigenerante ieri pomeriggio (sabato 24 settembre, ndr) ha scaricato oltre 100mm di pioggia in 100 minuti nella zona de La California e verso l’interno ma se avesse scaricato le sue tonnellate di acqua in un territorio diverso, montuoso con colline alle spalle dell’abitato (Livorno 2017?) quelle tonnellate di acqua sarebbero diventati torrenti fuori controllo portando a valle ogni cosa incontrata. Per fortuna così non è stato, la val di Cecina ha “assorbito” con dignità i milioni di litri di acqua piovuti con esondazioni nelle casse di espansione del fiume Cecina e provvedimenti di chiusura strade da parte del sindaco del Comune di Cecina: strade, garage e cantine allagate ed è per puro caso che non parliamo di situazioni ben più gravi e luttuose.
Leggo di polemiche sulla pulizia di tombini, fogne con annessi e connessi, che comunque di fatto “DEVONO” essere manutenuti dalle amministrazioni comunali, ma dobbiamo accettare che per progettazione inziale o cementificazione successiva le reti di scarico a mare non sono più adeguate ad eventi meteo che ormai si sono fatti sempre più frequenti e intensi. Nel 2022 abbiamo strumenti tecnologici che se non possono adeguare istantaneamente le reti di scarico possono e DEVONO tempestivamente allertare la popolazione di un pericolo attuale ed imminente, le allerte regionali danno il grado di un possibile evento futuro ma hanno zone di allerta troppo vaste per poter far fronte a emergenze come quest’ultima, la cui peculiarità è la concentrazione di fortissime precipitazioni in aree limitate: la zona E6 comprende comuni di Rosignano, Livorno e Pisa, la zona E2 i comuni di Bibbona, Castagneto C.ci, Cecina, Piombino e San Vincenzo.
E se è vero, come è vero, che non si possono nel breve adeguare gli impianti di scarico a mare, è anche vero che le amministrazioni comunali hanno quantomeno il dovere morale di fare tutto il possibile per creare una rete di informazione capillare verso i cittadini che vogliono essere informati. Ad esempio per cominciare un tavolo aperto alla cittadinanza per spiegare cosa si sta facendo e cosa non si sta facendo e il perché, ascoltare le idee dei cittadini e possibilmente coinvolgerli. Nel 2022 non basta più ricevere una telefonata di una voce metallica e sintetizzata che dice che quando piove bisogna stare lontani dai ponti e non dormire in cantina e poi accada quel che accada perché in fondo, come dice la “vocina”,…. basta non essere sul ponte”.