Ha regolarmente prenotato l’esame diagnostico agli sportelli Cup del distretto sanitario di Rosignano Solvay, ma quando si è presentata al reparto di Radiologia dell’ospedale di Cecina prima l’hanno fatta accomodare in sala rx e poi le hanno detto che in quella struttura non viene effettuato quel tipo di controllo. Risultato: dopo aver atteso tre mesi e aver regolarmente pagato i 26 euro previsti come ticket, la donna si è rivolta a una struttura privata dove tra l’altro ha ottenuto l’appuntamento in tempi brevissimi.
A raccontare la vicenda è una cinquantenne di Rosignano Solvay (preferisce che le sue generalità non vengano rese pubbliche, ndr). “All’inizio del novembre 2022 – spiega la donna – il medico di base mi ha fatto l’impegnativa (nella foto in alto) per effettuare una rx al rachide dorsale con studio dinamico. Con questo documento sono andata agli sportelli Cup dell’ex ospedale di Rosignano e l’operatrice mi ha dato un appuntamento per il 7 febbraio 2023, quasi tre mesi dopo, alla Radiologia di Cecina”.
Giunto il giorno previsto per l’esame, è andata all’ospedale di Cecina e ha pagato il ticket di 26 euro. Poi si è sistemata nella sala d’attesa della Radiologia. “Mi hanno fatto entrare in sala rx – spiega – e ho cominciato a togliermi i vestiti. A quel punto la radiologa mi ha detto che lì a Cecina quel tipo di rx non viene fatto. Ho chiesto spiegazioni, chiarendo che l’appuntamento mi era stato dato agli sportelli Cup, ma si sono semplicemente limitati a scrivere sulla prescrizione del mio medico curante: esame non eseguito“.
La cinquantenne è rimasta incredula, non tanto perché aveva già pagato il ticket (del quale può chiedere rimborso), ma soprattutto davanti alla mancanza di coordinamento tra i vari settori della sanità pubblica locale. “Non capisco come sia possibile – termina – che a inizio novembre mi abbiano dato l’appuntamento senza problemi e poi, dopo avermi fatto aspettare tre mesi, mi abbiano rimandato indietro quando ero già in sala rx. Una situazione assurda. Mi chiedo che tipo di servizio sanitario venga garantito ai cittadini, se non c’è chiarezza neanche tra sportelli Cup e reparti dove vengono effettuate le prestazioni“. La donna, intanto, per effettuare l’esame si è rivolta a una struttura privata.
