“Sine fine”, questo il titolo della mostra che sarà inaugurata nelle sale del Castello Pasquini il 28 luglio e che indaga il tema della violenza sulle donne, soprattutto quella domestica. Il progetto Sine Fine è il frutto del lavoro degli ultimi quattro anni di Charlotte Lartilleux, 21 stampe fotografiche di diversi formati e supporti tra i quali la pietra.

“La bambola rotta rinchiusa nel vetro – si legge nel comunicato stampa dell’organizzazione – è il paradigma della donna ferita, offesa, perduta, isolata in un mondo che la respinge, ma nel quale è costretta a vivere, aggrappata con forza sovrumana all’esistenza per non affondare. È a queste donne inaffondabili che il progetto vuole dare voce e visibilità. Il lavoro intende offrire un appiglio, una speranza a chi si crede sola, a chi cerca quotidianamente di far sentire la propria voce, ma le cui grida sono soffocate dall’assordante silenzio dell’indifferenza e dell’ingiustizia”.


L’inaugurazione è in programma domenica 28 luglio alle 18, e la mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 3 settembre tutti i giorni (orario 18-23.30).
Arricchisce il percorso espositivo il volume “Sine Fine Charlotte Lartilleux” curato da Pietro Del Re per La Lepre Edizioni che dello stesso progetto è parte sostanziale e che integra gli scatti dell’artista con i testi di trenta protagoniste della cultura italiana: scrittrici, registe, attrici, psicanaliste e storiche che si confrontano sul delicato tema della violenza di genere.
La mostra, che vede la direzione artistica di Enrico Bossan, è realizzata dal Comune di Rosignano Marittimo in collaborazione con la Fondazione Armunia, Marco Flò Meneguzzo e edizione La Lepre, con il supporto e il patrocinio della Regione Toscana e il contributo della Fondazione Livorno.
Per tutte le informazioni:
Servizi culturali Comune di Rosignano Marittimo:0586-724530 / 521
Fondazione Armunia: 0586-754202
www.comune.rosignano.livorno.it
www.armunia.eu
www.visitrosignano.it